ROMAGNA SANGIOVESE

ROMAGNA SANGIOVESE Secondo una vecchia e fantasiosa tradizione locale, il nome Sangiovese deriverebbe da Sanctus Zeus, il dio Giove dei Romani. Sta di fatto che è da sempre coltivato in Provincia di Forlì-Cesena: le prime notizie certe risalgono al 1600 al Trattato della coltivazione della vite del Soderini e all'Agricoltore sperimentale del Trinci (1726).
Da molto tempo Toscana e  Romagna si contendono la paternità di questo vitigno: se è vero che i toscani furono i primi a parlarne, è altrettanto vero che la fama di questo vitigno ha avuto origine dall'antica coltivazione in Romagna.
E' un vitigno difficile, poco elastico nei confronti dell'ambiente in cui è coltivato e d è in grado di dare ottimi vini solo in ambienti vocati come ad esempio le colline argillose dell'entroterra.
Enologicamente molto versatile dal punto di vista enologico, il Sangiovese può dare vini freschi, fruttati, gradevoli sia bevuti giovani come anche nel medio e lungo invecchiamento.
Questo vino, che da sempre identifica la Romagna, ha visto riconoscersi la DOC nel 1967.

Il vino Sangiovese, in Romagna, viene prodotto con diverse tipologie (denominazioni):
- Romagna Sangiovese D.O.C.
- Romagna Sangiovese D.O.C. Superiore
- Romagna Sangiovese D.O.C. Riserva (con possibilità di indicare la sottozona) 
- Romagna Sangiovese D.O.C. Novello


Il colore di questo vino è un bel rosso rubino, con sentori di viola e frutti rossi, al gusto si presenta asciutto, armonico e leggermente tannico, con retrogusto gradevolmente amarognolo
E' un signor vino, che si accompagna a: tutte le minestre (casalinghe) condite con ragù di carni, con arrosti misti e grigliate, con i classici castrato e cosciotto d'agnello, con selvaggina e cacciagione, nonché con stracotti e brasati.

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